Lo sbiancamento è un trattamento di estetica dentale sempre più diffuso, sia nel settore professionale (dentisti) che domestico. Avere denti più bianchi e più sani, infatti, migliora la sicurezza in se stessi: una persona più sicura riesce ad ottenere risultati sia nel lavoro che nei rapporti interpersonali.
Sicuramente gli sbiancanti utilizzati dal dentista sono i prodotti più efficaci presenti in commercio, ma lo sbiancamento individuale dipende molto dal colore iniziale: un paziente che si presenta con i denti molto gialli difficilmente riuscirà ad ottenere denti bianchi come il latte dopo una seduta di sbiancamento.
Prima di una seduta di sbiancamento è necessario rimuovere il tartaro. Di norma una seduta non dura più di 20-30 minuti, e per 24-48 ore dopo lo sbiancamento è possibile avere una leggera sensibilità termica e un pò di irritazione gengivale, che scompaiono rapidamente. E’opportuno evitare di fumare e di assumere cibi e bevande colorate nelle 48 ore successive alla seduta.
Sicuramente la genetica ha il suo peso; molte persone hanno i denti naturali meno bianchi rispetto ad altre. Esistono comunque altri fattori che incidono sul colore dei denti, e sono: fumo, caffè, coloranti artificiali presenti negli alimenti, liquirizie.
Il materiale più diffuso per lo sbiancamento professionale utilizzato dal dentista è il perossido di idrogeno, di solito con una concentrazione del 35-37%, che grazie a particolari lampade fotopolimerizzanti libera ossigeno e si attiva. L’ossigeno in forma di gas penetra nello smalto dei denti rendendolo più bianco.
Per lo sbiancamento domiciliare vengono comunemente utilizzati dentifrici abrasivi, ma occorre dare molta attenzione perché talvolta un utilizzo prolungato ed eccessivo di questi prodotti può portare al consumo innaturale dello smalto dentale, con conseguente ingiallimento dei denti e aumento della sensibilità termica.
Esistono anche sbiancanti per uso domiciliare acquistabili liberamente, tuttavia la legge obbliga i fabbricanti a vendere prodotti con un principio attivo in bassa concentrazione. Questo fa sì che il risultato sia inferiore e di minore durata rispetto a quello utilizzato dal dentista.